Da Wikipedia.
La lavorazione a maglia è una antichissima arte che si realizza con strumenti chiamati ferri o aghi.
Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, la lavorazione a maglia non è un’attività riservata alla parte femminile della popolazione: fino al XIX secolo il lavoro a maglia era un’attività economica rilevante e portata avanti soprattutto dagli uomini, solo in seguito alla diffusione dei telai meccanizzati per la lavorazione della maglieria questa è diventata attività di cura riservata alle donne.
Gli strumenti di base dei lavori a maglia sono i ferri, che si possono trovare in commercio in diversi materiali la cui scelta dipende dal gusto personale: acciaio, alluminio anodizzato, alluminio verniciato, plastica, acrilico, ottone cavo nichelato, fibra di carbonio, bambù e legno.
Oltre ai ferri, è necessario avere a portata di mano altri strumenti:
— un paio di forbici per tagliare i fili;
— aghi da lana per cucire, con punta arrotondata (ora realizzati anche in plastica e con un comodo occhiello per far passare anche filati grossi);
— un metro per misurare;
— un uncinetto per raccogliere i punti ed eseguire le rifiniture.